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Posted - 19/05/2010 : 20:40:01 http://www.madeinlario.it/itinerari.php?cod=it&cit=1
VIA REGINA
La Strada Regina è un mito o forse un inganno storico e anche un errore toponomastico.
Vecchie lastre in pietra messe sulle case d’angolo, in molti paesi del lago, e più recenti cartelli in metallo la nominano “Strada Regina Teodolinda” e in qualche caso si precisa anche il riferimento a Teodolinda (regina dei Longobardi nel VII secolo d.C.) che però nulla ebbe a che fare con questa strada che collega Como con il Nord del Lario.
La Strada Regina è ben più antica e doveva esistere già in epoca preromana e il nome semmai riconduce alla “Retia”, oppure al suo carattere “regio” (come dire: strada statale).
Un rifacimento del tracciato si attribuisce ai Romani, che tuttavia non la considerarono mai fondamentale per i collegamenti ai passi alpini (Spluga, Septimer, Maloja-Julier), preferendole sempre la via d’acqua, da Como a Mezzola, più rapida e sicura.
La strada restò dunque poco più che una mulattiera e talvolta quasi un sentiero, anche abbastanza ripido, nonostante i continui lavori di riattamento e miglioramento che si susseguirono nel corso dei secoli e con maggiore frequenza nei tempi moderni.
La Strada Regina è oggi in realtà un insieme di strade (anche tre o quattro) che a tratti corrono parallele, a tratti si intersecano e si sovrappongono, costituendo quasi un “palinsesto” sul territorio, in grado di restituire anche a occhi non specialistici differenti organizzazioni urbanistiche ed economiche. Completamente diverso è, infatti, muoversi a piedi a mezza costa su uno stretto acciottolato, oppure spostarsi in automobile, quasi sulla riva del lago. La Strada Regina, che oggi si percorre in auto con difficoltà, è tuttavia una via di comunicazione tra le più belle d’Italia, che permette di godere della vista continua del lago e delle sponde opposte.
Attraversando paesi e borghi diventa una stradina angusta non sempre agevole; il viaggio è lento, ma affascinante e consente di vedere da vicino una serie di belle ville, numerosi giardini e parchi (alcuni anche pubblici e visitabili) e molte chiese di grande interesse artistico. Strette viuzze si diramano dall’arteria principale, salendo a frazioni più a monte o, all’opposto, quasi precipitando (con scalette ripide) verso le rive del lago.
Fermarsi spesso, anche in ogni piazzetta o slargo, per il turista è un’occasione che consente di scoprire improvvisi scorci e colori del lago e delle terre che lo circondano.
______________________ Bella descrizione, ma poi le schede di dettaglio non ricalcano la via del Marcarini. Su Cremia, ad esempio, percorre la statale fronte lago. La via Regina dovrebbe invece attraversare gli abitati alti: la strada si manteneva sufficientemente lontano dalla riva per proteggersi. San Vito era troppo vicina all'acqua. |
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