comune in provincia di Como (46 km), 330 m s.m., 10,20 km², 761 ab. (cremiesi), patrono: san Michele Arcangelo (29 settembre).
Centro esteso tra la sponda occidentale dell'alto lago di Como e il costone del monte Bregagno; sede comunale è Vignola.
Con il nome di Castrum nel sec. XII si costituì in libero comune.
Due secoli più tardi conobbe la signoria dei Visconti e nel 1497, assieme al feudo di Nesso, di cui faceva parte, fu donato da Ludovico il Moro a Lucrezia Crivelli.
Nel 1522 fu conquistato da Gian Giacomo Medici di Marignano, che alcuni anni dopo ottenne anche l'investitura del feudo.
Nel 1579 fu incluso nel feudo delle Tre Pievi (Gravedona, Sorico e Dongo), concesso ai Gallio da Filippo II.
Presso la riva del lago è l'antica chiesa di San Vito con i suoi due campanili romanici di differente altezza e all'interno una pala d'altare (Madonna col Bambino) attribuita al Bergognone.
Ai margini dell'abitato di Vignola sorge la cinquecentesca parrocchiale di San Michele, che conserva una tela della bottega del Veronese (sec. XVI) e un polittico coevo, a sei scomparti, forse del Bergognone.
Sono ancora praticate le attività silvo-pastorali, anche se ormai poco redditizie; altre risorse provengono da alcune piccole industrie, attive nel settore tessile e della lavorazione del legno (mobili). In sviluppo è anche il turismo, grazie alle buone strutture ricettive.