Itinerario storico, culturale, artistico e naturalistico all’interno della Val Cavargna alla scoperta di antichi mestieri, del lavoro, della difficoltà e della bellezza della montagna.
Risalendo un tratto della via del ferro, l’itinerario farà tappa alla miniera di Mezzano e allo spettacolare museo della Valle. Escursione fino a San Lucio al confine svizzero per visitare le malghe alla scoperta di ricette di caseificazioni locali.
Programma: primo giorno ore 10.00 ritrovo presso la piazza di San Bartolomeo Val Cavargna (CO) ore 10.30 visita alla miniera di Mezzano ore 13.30 pranzo al sacco ore 14.00 sistemazione materiali nell’ostello ore 15.00 laboratorio di caseificazione ore 17.00 visita al museo della Valle ore 19.00 cena autorganizzata o presso ristorante ore 21.00 escursione notturna nel suggestivo bosco Dolai osservando il cielo stellato
secondo giorno
ore 9.30 partenza escursione a piedi ore 11.30/12.00 visita all’oratorio San Lucio ore 13.00 pranzo al sacco ore 14.00 possibile visita ad una malga ore 16.00/17.00 rientro all’ostello e saluti finali
Miniera di Mezzano e la via del ferro
L’imbocco sistemato con le stesse tecniche del passato, dà accesso a una galleria principale (lunga 120 metri) dalla quale si ramifica una serie di piccole gallerie scavate seguendo i diversi filoni del minerale che veniva estratto. Durante la visita, muniti dicaschetti e stivali, è possibile apprezzare il minerale aragonite bianco. A valle del sentiero antistante la miniera è ancora esistente la reglana o fornace all’aperto.
Museo della Valle in Val Cavargna
Sorto nel 1982 per fermare nel tempo le testimonianze di un passato, raccogliendo ed analizzando tradizioni, usi e costumi della Val Cavargna. Un museo in cui gli oggetti raccolti con paziente opera di ricerca, sono stati collocati, ricostruendo il loro originario contesto ambientale: “non una semplice raccolta di cose, ma il rivivere la propriastoria, soprattutto attraverso il lavoro dell’uomo”.
Un museo di tipo etnografico, un’esposizione per continuare, nel ricordo delle tradizioni, a dimostrare come anche inVal Cavargna, l’adattamento della popolazione all’ambiente montano si sia servito di un’ingegnosa tecnologia complessa e versatile dei mestieri e delle lavorazionitradizionali del contadino allevatore di montagna, dell’alpigiano, del boscaiolo, del falegname, del fabbro e del magnano.
Oratorio di San Lucio
Situato a 1542 m, richiama due volte l’anno (il 12 Luglio e il 16 Agosto) centinaia di valligiani e turisti per la popolare Sagra di San Lucio. Il Santo fu un mitico alpigiano-casaro che si fece eremita e venne martirizzato sul passo e da allora sempre invocato come patrono dei mandriani, pastori e formaggiai. Viene ritratto dalla iconografiatradizionale nell’atto di tagliare una forma di cacio.
Indicazioni logistiche
È necessario essere autonomi negli spostamenti con propria auto o bus di massimo 35 posti. La sistemazione per la notte è presso la casa vacanze Dolai autogestita, è necessario procurarsi sacco a pelo o lenzuola. Pranzi del primo e secondo giorno necessariamente al sacco. Per quanto riguarda cena e colazione è possibile utilizzare la cucina della casa vacanze. Occorrente: zaino e scarponcini da trekking impermeabili per le camminate e/o stivali per la miniera, torcia per l’attività serale.
Info e prenotazioni: le prenotazioni sono obbligatorie e devono pervenire entro il giovedì precedente l’iniziativa telefonando allo 02-42292265 interno 4 o scrivendo a m.rubolini@koinecoopsociale.it
L’iniziativa si terrà solamente al raggiungimento delle 20 persone.