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T O P I C R E V I E W
admin
Posted - 25/11/2008 : 02:11:48 alcuni link a notizie piu' o meno recenti.
Per seguire la storia della mancata apertura della strada della Valsolda, ss 340
AGOSTO 2008 http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Homepage/23842/ Valsolda: il tunnel è in ritardo ma già si pensa al terzo lotto Il completamento della variante va per le lunghe ma si pensa al tratto successivo, fino a Cima di Porlezza: non manxano le polemiche. Butti (An) interroga il ministro Matteoli Lavori per la variante in Valsolda
PORLEZZA - Il completamento della variante di Valsolda va per le lunghe? Intanto si pensa già al terzo lotto, fino a Cima di Porlezza; e non mancano le polemiche. «Chiedo al governo se provvederà al necessario ampliamento della galleria fino al Comune di Porlezza», scrive tra l’altro il senatore Alessio Butti in un’interrogazione al ministro delle infrastrutture, Altiero Matteoli. Ad agitare le acque era stato, alla fine di giugno, Giovan Battista Cavalli, ex titolare del Rosen Garden di Porlezza. L’operatore turistico aveva scritto allo stesso ministro per sollecitare il completamento dei lavori del tunnel Oria–Cressogno. «Da quattro anni la variante di confine attende alcuni lavori di completamento per essere transitabile, con inevitabili disagi per i frontalieri - sottolinea il parlamentare di An -. Cinque anni fa è stato consegnato all’Anas un progetto preliminare, finanziato dagli enti locali, per il proseguimento della galleria di variante fino al Comune di Porlezza. Considerato che per il traffico proveniente dalla Germania e dalla Svizzera e diretto in Tremezzina o in Valtellina la via Lugano – Porlezza–Menaggio risulta di 30 chilometri circa più breve rispetto al giro di Como, se il tunnel di variante proseguisse fino in territorio di Porlezza ne deriverebbe un indubbio risparmio in termini di tempo, con conseguente riduzione del traffico sulle strade». «Al di là delle possibili polemiche in àmbito locale - aggiunge il senatore di An - quel che mi interessa è che venga portato a termine quanto progettato. Tra l’altro, e lo farò presente al ministro se - come spero - farà visita alla Valsolda in autunno - lo sbocco del tunnel a Cressogno è poco più di un imbuto, e andrà sicuramente modificato». Una richiesta in tal senso è giunta a Matteoli anche dai sindaci della zona.
BENZONI, CODURELLI e MARANTELLI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per conoscere - premesso che: la Strada Statale n. 340 «Regina» collega Como con la Provincia di Sondrio (e, attraverso quest'ultima, con importanti valichi nazionali e internazionali) e con il Canton Ticino (valico di Oria - Valsolda); è altresì arteria fondamentale di collegamento di tutto il territorio nord occidentale della Provincia di Como, compreso tra la sponda occidentale del Lago di Como e il confine con la Svizzera; da decenni l'arteria risulta inadeguata rispetto ai volumi di traffico sia locale che di transito; alcune opere di variante sono state ultimate anche se con grande lentezza, ma la fluidificazione del traffico dove si sono realizzati gli interventi rende ancora più drammatica la situazione degli altri segmenti e impone di intervenire con urgenza e con criteri di priorità assoluta; il problema diventa particolarmente acuto nei mesi estivi quando al traffico ordinario si giunge un consistente passaggio di mezzi turistici, in primo luogo pullman, dato che l'attività turistica è una delle attività di maggior rilievo del centro lago, territorio povero di altre risorse economiche e produttive; nelle ultime settimane il problema si è acuito in maniera drammatica, determinando veri e propri blocchi, con evidenti ripercussioni sulla vita dei residenti e sull'economia locale; a fronte di tale situazione si è pervenuti, su iniziativa dei sindaci e in accordo con le rappresentanze delle categorie economiche, a una regolamentazione che prevede il divieto di transito dei mezzi pesanti (superiori a 12 metri e a 3,5 t, compresi pullman turistici) nel tratto Argegno - Menaggio in due fasce orarie (6,30 - 8,30 in direzione Nord e 17,30 - 19,30 in direzione Sud) nel periodo 8 luglio - 30 settembre. Trattasi evidentemente di un provvedimento non risolutivo che potrà forse alleviare in misura limitata la situazione di disagio, ma che lascia aperti tutti i problemi derivanti dalla asimmetria tra l'importanza della S.S. Regina e la sua tipologia in molti tratti, per i quali esiste
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dunque una imprescindibile necessità di interventi infrastrutturali oltre che di interventi a breve e medio termine; in particolare si fanno presenti le seguenti criticità ed esigenze che potrebbero avere soluzioni in tempi brevi: a) realizzazione a breve termine di tutti i possibili interventi migliorativi di carattere «ordinario» (piazzole, slarghi, eccetera) per favorire la transitabilità e alleviare i disagi in tutte le fasce orarie; b) rimozione delle cause che hanno determinato il divieto di transito ai mezzi di altezza superiore a mt. 3,60 al Km 23,60 in Comune di Lenno, come da recente ordinanza dell'ANAS n. 43 del 25 maggio 2006. Ancora una volta si interviene sull'arteria con un divieto anziché con un intervento migliorativo, anzi di ripristino, visto che l'altezza del ponte che determina la strozzatura si è ridotta, rispetto al piano strada, a causa di ripetuti lavori di asfaltatura non preceduti da scarifica; c) interventi finalizzati a determinare condizioni che facilitino l'osservanza del divieto di transito in alcune fasce orarie introdotto per i prossimi mesi estivi e ne riducano gli inevitabili risvolti negativi: è necessario che vengano diffuse e installate adeguate segnaletiche, informazioni, eccetera per evitare che gli automezzi arrivino nei punti di inizio divieto e siano costretti a fermarsi in assenza di aree di sosta e di manovra; d) interventi non stagionali ma permanenti, finché permanga l'attuale situazione infrastrutturale, per indirizzare il traffico pesante di transito per la Valtellina, in particolare quello proveniente da Milano, sulla S.S. 36 Lecco-Colico, atta a sopportare volumi di traffico ben diversi; è evidente l'urgenza di intervenire comunque sulla S.S. 340 con la realizzazione di opere infrastrutturali da tempo previste, promesse e attese; tra di esse assumono carattere di assoluta priorità la variante Colonno-Ossuccio (per la quale è stata recentemente firmata una convenzione tra Enti comaschi per la redazione del progetto preliminare) e la variante Lenno - Tremezzo, mentre devono essere ripresi con urgenza i lavori di completamento della galleria di Oria Valsolda - Cima di Porlezza interrotti per i tagli alla legge finanziaria 2006. In una prospettiva più lunga è necessario anche porre le condizioni per la realizzazione degli interventi sugli altri tratti con situazioni di alta criticità: Domaso - Gravedona; Brienno - Argegno; Porlezza - Valsolda; il tema della transitabilità della Strada Regina non può prescindere da quello del potenziamento della navigazione lacuale, forma di mobilità che può contribuire ad alleviare il carico di traffico sulla S.S. 340, soprattutto nei mesi estivi, e costituire uno strumento importante per lo sviluppo del territorio. Si segnala che il precedente governo è andato in direzione esattamente opposta, operando un taglio ai trasferimenti alla Gestione Governativa Laghi operato dalla Legge finanziaria 2006, insieme al mancato riconoscimento del maggior fabbisogno finanziario per l'aumento dei carburanti, per un totale di 11 milioni di euro; sull'esigenza di operare per lo sviluppo della navigazione a supporto di altre forme di mobilità si segnala la possibilità e l'opportunità di una valutazione tecnica ed economica per la realizzazione di un attracco per traghetti a Como - Tavernola, che consentirebbe di trasferire traffico anche pesante, in particolare quello turistico, diretto al centro lago ove esistono ben quattro pontili attrezzati per l'approdo di traghetti (Tremezzo - Menaggio - Bellagio - Varenna) -: quali atti il governo intende intraprendere per la soluzione dei gravi problemi evidenziati, sia per quanto attiene gli interventi a breve e medio periodo, sia per gli interventi infrastrutturali che devono essere finanziati e in particolare se sia previsto l'inserimento nel Piano Triennale ANAS 2006 - 2008 delle opere di cui si è sottolineata l'assoluta priorità. (3-00104)
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Interrogazione a risposta in Commissione:
MARIANI, GALEAZZI, LONGHI, GENTILI, FASCIANI, PEDULLI, LOMAGLIO, MARGIOTTA, BENVENUTO, IANNUZZI, MISITI, BOCCI e BANDOLI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che: con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 27 dicembre 2001 sono stati definiti, ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della legge 8 febbraio 2001, n. 21, i contenuti del programma innovativo in ambito urbano, denominato «Contratti di quartiere II», finalizzato prioritariamente ad incrementare la dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati dei comuni e delle città a più forte disagio abitativo ed occupazionale; nel corso della XIV legislatura, sono stati finanziati, in attuazione del predetto decreto ministeriale, gli specifici progetti presentati dagli enti locali; il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti dell'8 marzo 2006 ha, poi, provveduto al completamento del programma «Contratti di quartiere II» attraverso l'utilizzazione delle residue disponibilità finanziarie ad esso destinate; l'esperienza dei «contratti di quartiere» deve essere valutata positivamente, in quanto tenta di tradurre un modello di sviluppo locale integrato coniugando in maniera sinergica misure urbanistiche, edilizie e socio-economiche, anche attraverso la partecipazione delle popolazioni locali alla definizione degli obiettivi -: se allo stato siano disponibili risorse finanziarie da destinare ai programmi innovativi in ambito urbano, con riferimento all'avvio del programma «Contratti di quartiere III», ed eventualmente quando, si preveda di pubblicare i relativi bandi. (5-00066)
Ci scrive un lettore, e noi volentieri pubblichiamo e inoltriamo la sua mail a Striscia La Notizia.
La popolazione invoca il Gabibbo. Mandateci il Gabibbo.
Strada Regina. Infernale corniche sulle sponde dei laghi di Como e Ceresio, cosparsa di groppi, percorsa ogni giorno da migliaia di frontalieri, costretti a trascorrere una buona parte della loro faticosa esistenza in automobile in interminabili code. La galleria di variante in comune di Valsolda avrebbe dovuto alleviare le loro sofferenze e quelle degl’abitanti dei villaggi. Cominciata dieci anni fa è compiuta al 92,6 %. È FERMA DA SEI MESI, spiegazioni convincenti non ce ne sono. Il rischio che non la finiscano più è palpabile. La popolazione si è mossa, fa riunioni (28.10.05 Porlezza molto affollata-prossima 18.novembre) vuole andare a Milano all’ANAS per vederci chiaro. Sono in molti a chiamare il Gabibbo. Crediamo che aiuterebbe molto. Dateci una mano.
Circolo indipendente per il progresso della Valsolda.