Da La Provincia del 9 agosto 2010.
San Siro e Cremia riscoprono il patrimonio delle incisioni rupestri e intendono valorizzarlo.
A mezza costa, nel territorio di questi due Comuni c’è un’ampia fascia ricchissima testimonianze preistoriche, tutte scoperte e catalogate da un appassionato esperto donghese, Giovanni Beltramelli.
Molti affioramenti rocciosi possono definirsi ?massi-altare? per la loro posizione dominante: lì la gente si radunava per compiere riti sacrificali. La maggior parte delle incisioni è rappresentata da coppelle, piccole cavità di forma tondeggiante che servivano probabilmente a contenere olio o grasso animale da bruciare.
Di tali incisioni, risalenti per lo più all’età del ferro o ancora precedenti, c’è ancora molto da scoprire e il loro fascino, considerata, l’antichità, è indubbio. Beltramelli chiede da anni un sostegno per realizzare un museo e, intanto, facendo riferimento a un bando regionale per interventi di valorizzazione del patrimonio archeologico lombardo, i Comuni di Cremia e San Siro hanno aderito congiuntamente nella richiesta di finanziamento per interventi nell’area archeologica detta ?delle coppelle?.
L’architetto Stefano Bargellini è stato incaricato di redigere un progetto preliminare: «L’idea è di creare un percorso guidato e segnalato – interviene il sindaco di Cremia, Guido Dell’Era – . L’importo complessivo di spesa è di 300 mila euro e il bando regionale coprirebbe metà dell’importo, ma per la rimanente quota potrebbe contribuire anche fondazione della comunità comasca. Al di là del fatto che le incisioni rupestri rappresentano una preziosa testimonianza preistorica da studiare e conservare, riteniamo opportuno creare un percorso guidato anche a scopo turistico». |