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admin

325 Posts

Posted - 03/03/2009 :  14:19:28  Show Profile  Reply with Quote
da Trivago
http://www.trivago.it/como-45589/naturapaesaggio/lago-como-243151/opinione-o199936

Quella meravigliosa sponda occidentale del LAGO DI COMO : dove la vita è ancora " buona vita".

La mia storia è iniziata lì, in un piccolo paesino di 1000 anime: forse quando sono nata io 1500 se si contavano galline, cani, gatti e mucche. Una ridente casetta costruita in sasso con un grande terrazzo, circondata da alberi e prati.
La mia infanzia. Sono cresciuta con negli occhi il lago incorniciato da montagne a tratti aspre come Monte Legnone e Legnoncino, a tratti dolci e arrotondante come il Monte Muggio, altre insidiose come la Grigna e la Grignetta, a volte innevate. Ed alle spalle il Monte Bregagno. Li era racchiuso tutto il mondo. Col passare degli anni è dilagata la voglia di andare oltre e scoprire cosa c'era al di là di quelle montagne.

Ed oggi, dopo aver percorso molte strade, aver visitato città e paesi, sento il desiderio forte di scrivere che io appartengo al lago, un lago che non assomiglia al mare, un lago che si è formato dove un tempo c'era un grande ghiacciaio, un lago che emana un fascino avvolgente, un lago molto suggestivo e qualche volta anche impervio.
E chi frequenta questo lago , inevitabilmente, finisce per esserne conquistato.
Persino il grande attore George Clooney, che sicuramente ha girato il mondo, è proprio a Laglio che ha acquistato la Villa Oleandra in cui vive per la maggior parte dell'anno e definisce il Lago di Como, la sua seconda patria.

Io amo il Lago di Como, lo trovo meraviglioso nei giorni estivi in cui il cielo è sereno e le sue acque sono di un azzurro intenso, in netto contrasto con le montagne lussureggianti di vegetazione. Lo trovo rilassante nelle giornate d'inverno quando la cornice montuosa è ricoperta di neve. Lo trovo malinconico nelle giornate autunnali uggiose con le acque grigie e quella leggera foschia che non fa intravedere nitidamente la sponda opposta. Malinconico ma non triste.
Lo trovo invitante nelle giornate primaverili quando ogni d'intorno è rinascita.
E quando scende la sera e le montagne si trasformano in grandi fantasmi, lo trovo intrigante.
E personalmente lo trovo anche rassicurante, quando il mio animo irrequieto si lascia andare ad un libero sfogo e ripercorro gli eventi della mia storia. Eventi di gioia e di dolore, di battaglie vinte e perse. E altro ancora come le ansie dei giorni attuali e la perenne ricerca di quello che forse non troverò mai.

E sempre in ogni stagione, il lago di Como lo trovo romantico.

Ed è proprio per questo che voglio intraprendere questo breve viaggio, lasciando alle spalle la città di COMO con la sua VILLA OLMO ( sede di importantissime mostre) e dirigermi verso COLICO, per far conoscere a chi non cè mai stato, un pezzo di Italia famosa nel mondo: la sponda occidentale del LAGO DI COMO, costa di grande bellezza.
Da COMO a SORICO è un susseguirsi di ridenti e pittoreschi paesini accomunati da viuzze acciottolate ripide e scoscese, con piazzette , fontane e lavatoi, ma per sintetizzare il mio viaggio farò tappa soltanto in alcuni.

Dopo Como, il primo paese che si incontra lungo la strada Regina è CERNOBBIO, una fra le più eleganti e prestigiose località lariane ubicata in una posizione incantevole protetta dal monte Bisbino sulle cui pendici si trovano paesini con panorami spettacolari.
Il nome CERNOBBIO (dal latino Coenobium convento) pare derivare dalla presenza sul territorio di 2 conventi in epoca medioevale : uno dove ora si trova VILLA D'ESTE e l'altro dove si trova VILLA ERBA.
Nel XXII secolo Cernobbio era un ricco paese di pescatori , ma successivamente coinvolta nelle guerre comunali verso il 1432 fu completamente distrutta da parte degli eserciti di Filippo Maria Visconti. Strinse quindi alleanza con COMO ma ugualmente fu vittima di attacchi. Nel 1630 arrivò la dominazione spagnola, Cernobbio dovette affrontare anche la grande peste e soltanto verso l'Ottocento, quando iniziò a svilupparsi il turismo internazionale, cominciò a riacquistare decoro fino a diventare luogo prestigioso qual è oggi.
Sul territorio di CERNOBBIO trovasi alcune fra le più famose e aristocratiche ville lariane come VILLA ERBA (realizzata a fine 800 in stile eclettico) dotata di un grande parco espositivo dove si svolgono numerosi eventi, VILLA BERNASCONI, opera dellarchitetto Alfredo Campanili in stile liberty, VILLA PIZZO situata sull'omonimo promontorio ed immersa in un lussureggiante giardino che arriva fino al lago. La più conosciuta però è sicuramente la storica VILLA D'ESTE (in passato VILLA DEL GARROVO dal nome del torrente che scorre nei pressi).
Preciso che non ho mai avuto la possibilità di visitarla all'interno, in quanto oggi il Complesso di VILLA D'ESTE è trasformato in un grande hotel di lusso, meta di una ricca e raffinata clientela internazionale, ospita spesso summit economico-politici di rilevanza mondiale. Ad ogni modo solo ammirandola dall'esterno ci si può immediatamente rendere conto dell'importanza di questo complesso e soprattutto della imponenza e lussuosità .Fu eretta per volontà del Cardinale Tolomeo Gallio nella seconda metà del Cinquecento ed il progetto fu del noto architetto Pellegrino Tibaldi.
Il centro di Cernobbio è un semplice tratto di strada sui cui lati pochi negozi d'effetto: seta, antiquari, galleria d'arte ed una bella ed invitante sala da the - e quindi in un baleno si raggiunge un ampio piazzale al lago con ristorante e l'Harrys Bar dove si dice che Clooney prenda l'aperitivo. E poi il lungolago con le ottocentesche Ville BESANA FASANA , il porticciolo con le varie imbarcazioni e, se l'ora volge al tramonto , godersi lo spettacolo da soli può essere davvero un triste.
Si, perché ritengo che la bellezza di uno spettacolo come il tramonto, se condivisa è più esaltante.

Lascerei Cernobbio per proseguire sempre sulla Vecchia strada Regina e farei tappa a LAGLIO. E come non potrei fermarmi qui? E se fosse la volta buona che incontrassi l'uomo più sexy e più bello del mondo!
Laglio dista da Como 13 km e la sua notorietà è legata a CLOONEY di cui è cittadino onorario, con la sua VILLA OLEANDRA e circondario. Il paese è un gioiellino naturale, come del resto lo sono numerosi paesini del lago. E composto da più frazioni, degna di attenzione è la parrocchiale di S.Giorgio (sec XVII) e l'attiguo oratorio dei Confratelli.
Poco oltre si trova anche un singolare mausoleo piramidale del medico tedesco Giuseppe Franck.
A Laglio inoltre c'è il cosiddetto BUCO dell'ORSO, la famosa grotta dove sono state rinvenute ossa di Ursus spelaeus.

Proseguiamo il nostro viaggio, oltrepassiamo ARGEGNO con i numerosi bar, gelaterie, ristorantini, ai lati della strada fronte- lago e proseguirei fino a CADENABBIA e TREMEZZO. E pure qui la tappa è d'obbligo, trovasi
VILLA CARLOTTA che deve il nome alla figlia della principessa Marianna di Nassau. Infatti Carlotta in occasione del suo matrimonio con Giorgio principe ereditario di Sassonia, ricevette in dono dalla madre Marianna proprio questa villa che risale al 1690 e sorge su una collina morenica, circondata da un grandissimo parco - giardino botanico. Nel mese di maggio durante le fioritura della azalle ( + di 150 varietà) la Villa è al massimo splendore . Merita di essere visitata,oltre che per i giardini anche per le numerose opere d'arte in essa contenute.

Proseguiamo ancora ed arriviamo a MENAGGIO, cittadina turistica incantevole posizionata su un piccolo promontorio. La piazza centrale con il caffè del Pes è il cuore della cittadina ed in estate si tengono numerosi eventi. A Menaggio degna di essere citata è la chiesa di S.CARLO, pare sia una fra le prime ad essere dedicata al Borromeo. Particolare da notare il campanile dalle forme tipiche del barocco spagnolo.

E dopo MENAGGIO eccoci arrivati nel comune SANSIRO che comprende un territorio assai vasto ( raggruppa una ventina di frazioni che dal lago salgono verso monte lungo il costone del monte Bregagno ) perché recentemente è stato oggetto dell'unificazione di due comuni: S.ABBONDIO e S.MARIA REZZONICO.
La perla del comune di SANSIRO è sicuramente la pittoresca frazione di REZZONICO: antico borgo di case dipinte con vari colori abbarbicate su un piccolo promontorio. Scoscese stradine mulattiere ( impossibile camminare con le scarpe con il tacco alto) che sfociano al lago. La stradina centrale con arco, nella bella stagione sembra un quadro impressionista poiché gli abitanti del luogo l'abbelliscono posizionando lateralmente vasi di fiori che, visti dall'alto, sembrano nuvole colorate.
Una spiaggetta ghiaiosa denominata Rivetta .. E qui trovasi una casa vacanze frequentata tutto l'anno da americani, australiani, tedeschi. E sopra tutte le case si erge un grande castello con torri merlate, non visitabile perché divenuto proprietà privata . Non occorre molto tempo per visitare Rezzonico ma è da farsi.
Sempre nel comune di SANSIRO in frazione SANTA MARIA ( vicino al lago) c'è anche una bellissima chiesa romanica dedicata a SANTA MARIA SSUNTA , sempre ben tenuta e, nei pressi sono presenti anche i resti recentemente valorizzati di una fortezza tardo-romana. Quindi anche la frazione di SANTA MARIA merita un passaggio.

E subito dopo SANSIRO troviamo CREMIA. Anche questo comune formato da diverse frazioni che dalla riva del Lago salgono sparse sulle pendici del Monte Bregagno. In riva al lago, SANVITO che prende il nome dalla omonima chiesa romanica di cui di originale rimane solo un piccolo campanile ed una parete con archetti pensili, si trova un bel campeggio in ristrutturazione/scriptmpliame nto, molto frequentato dagli amanti del SURF perché qui spira vento favorevole a tale sport. Sempre in riva al Lago buon ristorante LA BAIA, con pesce e piatti tipici.
Salendo a monte da SANVITO si incontrano altre piccole frazioni: Colceno, il Motto, Vignola, Samaino.
Segnalo VIGNOLA perché qui si trova una bellissima chiesa parrocchiale del XVI sec., dedicata a S. MICHELE ed all'interno c'è una tela che rappresenta l'Arcangelo Michele e Lucifero e sembra sia stata fatta da Paolo Veronese (1500-1600) oltre a diversi dipinti di pregio che risalgono al ‘400.

Dopo CREMIA troviamo PIANELLO e chi è interessato può fare una visitina al MUSEO DELLA BARCA LARIANA allestito in un edificio che fu un tempo una filanda .

Proseguiamo quindi il nostro viaggio, superiamo MUSSO dove si trovano delle grandi cave di marmo inattive e dalle quali fu estratto marmo utilizzato per la costruzione del Duomo di MILANO.
Si giunge quindi a DONGO il cui territorio si estende fra il Sasso di Musso e la foce del torrente Albano e termina in località Bersaglio. Il cuore di Dongo è la PIAZZA PARACCHINI sulla quale si affaccia il neoclassico Palazzo Manzi la cui costruzione risale al 1800 e nel 1937 fu donato dalla nobildonna Giuseppina Manzi al Comune. All'interno di questo palazzo ci sono numerose sale ancora originali e fra esse la più celebre è la Sala d'oro che veniva utilizzata per le feste. In questo palazzo oltre al comune si trova anche il museo storico della Resistenza Comasca che altro non è che una raccolta di documentazioni varie, ritagli di giornali e cimeli. Comunque molto interessante. Dongo deve la sua notorietà soprattutto perché è il luogo dove nell'aprile del 1945 venne fermato il convoglio tedesco che trasportava Mussolini, Clara Petacci ed i gerarchi fascisti i quali vennero fucilati sulla piazza antistante il molo. L'esecuzione di Mussolini e la sua Claretta invece avvenne a Giulino di Mezzegra.
In numerosi libri si di parla di Dongo dei partigiani, etc..E chi non ha mai sentito parlare dellORO di DONGO?
Anche Dongo ha la sua bella spiaggia , le sue belle chiese, il porticciolo ed è completamente protetto alle spalle dalle Valle Albano, una grande vallata facente parte della Mesolcina meridionale e nel periodo estivo è frequentatissimo dai turisti.
A Dongo, di fronte al Santuario dei Frati si può fare una deviazione. Si abbandona la STRADA REGINA si risale per la Valle ALBANO, si raggiunge rapidamente STAZZONA (altezza mt. 515) ove ogni anno in agosto si tiene la SAGRA dei CROTTI: si mangia e si beve. I crotti sono cantine scavate nella roccia nelle quali grazie ad un'aria proveniente dalle viscere dei monti, la temperatura si mantiene costante in ogni stagione a 8 gradi e vengono utilizzati per conservare formaggi, salumi e vini.

Ritornando a Dongo , riprendendo l'antica strada Regina il cui nome è associato a quello della Regina dei Longobardi Teodolinda che fece molto per avvalorare il territorio lariano, proseguiamo per circa 3 km e arriviamo a Gravedona che a suo tempo insieme a Dongo e Sorico era parte della Contea delle 3 PIEVI e teneva sotto controllo tutta la zona dellAlto lago. Gravedona di origine gallica, ubicata in una stupenda insenatura, vanta uno dei monumenti romanici più significativi del Lago: la Chiesa di SANTA MARIA DEL TIGLIO che ha il campanile inglobato nel centro della facciata. Inoltre trovasi il Palazzo Gallio che fu eretto per desiderio di TOLOMEO GALLIO (su progetto dell'architetto Pellegrino TIBALDI ) e sembra che non ebbe la soddisfazione di vederlo terminato poiché mori prima. Si dice anche che questo palazzo dovesse ospitare il Concilio della Controriforma ( che però avvenne a Trento). Salendo da Gravedona verso monte si possono raggiungere le Valli del Liro e Livo in cui si possono ammirare caratteristici borghi con panorami mozzafiato.
Sul lungolago di Gravedona, il 14 agosto, da anni si tiene una manifestazione di fuochi artificiali con sfilata di carri allegorici sulle acque del lago che è spettacolare ed fa accorrere gente e turisti da ogni parte del lago.
Infine , oltre al bellissimo lungo lago, si trova la frequentatissima spiaggia della Serenella che fra le bellezze naturali custodisce anche i ricordi dei miei 16-17 anni in cui bigiare la scuola era un evento esaltante.

Molto abbiamo visto ma ancora le meraviglie non sono finite. Dopo la storica GRAVEDONA eccoci a DOMASO, un altro paesino un tempo di pescatori, oggi importante centro turistico.
Affacciato sul Lago alla foce di un torrente , gode di una vista molto ampia e di una bella spiaggia per cui ha numerosi campeggi frequentati dagli amanti di sport a vela.
Nota a DOMASO è la settecentesca villa CAMILLA, oggi sede del Comune, che si trova proprio a lato della strada Regina.
Ma ai miei occhi DOMASO è davvero bella e suggestiva: mi piace passeggiare fra gli stretti vicoli, le case antiche dai portali di pietra. Ovviamente sto riferendomi al centro storico perché in questi ultimi anni a Domaso le nuove costruzioni sono sorte come funghi.
Domaso antica è il tipico borgo che testimonia tradizioni che oramai vanno sbiadendo e da l'illusione che le città non esistano. A Domaso, vorresti viverci ed io a Domaso mi perdo, mi trastullo, sogno e mi riempio di LAGO. Ne faccio una grande riserva che goccia a goccia estrarrò durante l' inverno milanese. Ed ogni goccia allieverà la mia tristezza e oltre la nebbia ritroverò un po' di azzurro. L'azzurro del Lago dei giorni sereni.

Dopo Domaso devo ancora raggiungere GERA LARIO di origine romana dove trovasi la parrocchiale di S.Vincenzo in cui durante alcuni lavori di manutenzione è stato scoperto un mosaico pavimentale del II secolo d.C.
Ma con tutte le bellezze naturali che mi circondano non sono certa di desiderare ancora di visitare luoghi sacri e quindi proseguo e raggiungo l'ultimo centro abitato della sponda occidentale: SORICO.
Sorico si trova in posizione strategica alla fine del Lario ed all'imbocco della VALTELLINA, tanto che ai tempi che furono, qui si trovava la torre del DAZIO dove gli addetti riscuotevano il pedaggio per il passaggio dal contado di CHIAVENNA al LARIO.

Molto ho raccontato, molto ho trascurato, ma al viaggiatore sensibile e curioso credo di avergli fornito molte informazioni che possono essere ulteriormente approfondite.

Ma soprattutto spero di essere riuscita a manifestare il mio amore per la sponda occidentale del Lago di Como e di aver insito in chi mi leggerà, il desiderio di visitare i luoghi da me decantati.
Luoghi che, come tutti i luoghi, parlano, raccontano storie, testimoniano eventi., trasmettono emozioni e solo colui che è ben predisposto può assaporarne il piacere, la gioia, il godimento.

80/100 Accessibilità
90/100 Da vedere/da fare
60/100 Rapporto qualità/prezzo
50/100 Grado del riposo
100/100 Unicità
Raggiungere il Lago di COMO è possibile in auto tramite l'autostrada dei laghi provenendo da Milano. In treno: ci sono 2 stazioni poichè c'è anche FERROVIA NORD. A 40 minuti d'auto c'è pure l'aereoporto della Malpensa.
Confina con SVIZZERA- Chiasso è praticamente vicinissimo.
Inoltre per raggiungere la Valtellina - provenendo da Milano -è d'obbligo transitare per le strade del Lago di COMO. Strade non ancora ottime ma buone. Molto è stato fatto in questi ultimi anni. Gallerie e viadotti hanno reso il traffico molto più scorrevole rispetto agli anni passati.
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